di Sonia Serafini
Splendida e dinamica, Cristina Marino è un esempio per moltissime donne. La sua vita si divide tra la famiglia e gli impegni legati al lavoro: la mission della start-up che ha messo in piedi è trasmettere lo stare bene come stile di vita attraverso programmi di allenamento studiati ad hoc. A 33 anni ha già due splendidi figli, nati dal matrimonio con l’attore Luca Argentero. Il suo motto è: “Se vuoi, puoi”.
Quando chiamiamo Cristina Marino per iniziare la nostra chiacchierata risponde affabile e simpatica come sempre, nonostante si stia districando tra la figlia Nina di tre anni e il secondogenito Noe, nato quest’anno. Cristina è così, multitasking, rende tutto semplice e naturale, come è giusto che sia. A 33 anni ha già una famiglia (con il marito Luca Argentero) e la sua startup Befancyfit sta crescendo sempre di più, con progetti ambiziosi, un manuale uscito due anni fa (il metodo befancyfit), una community sempre più in crescita fatta di donne che ogni giorno si affidano al suo sapere per ritrovare la fiducia in sé stesse, la forma fisica e l’allenamento che serve per sentirsi equilibrate e in pace. Cristina poi ne è l’esempio vivente, schietta e senza peli sulla lingua, si espone in prima persona in tutto e per tutto facendo di sé stessa un brand al quale fare riferimento, stringendo anche collaborazioni importanti con grandi aziende. Ma come si concilia tutto questo con la carriera da attrice, due figli e un marito? La Marino risponde: «chiedendosi la sera se si è fatto tutto quello che si poteva fare, e con giornate che durino almeno 48 ore!».
Lei è una donna che insegna molto alle donne, ha rivoluzionato il mondo della gravidanza con un programma studiato proprio per le donne in dolce attesa che ha testato lei in prima persona. Da cosa è nata questa idea?
«Quando ero incinta di Nina, la mia prima figlia, complice il lockdown, il fatto che fossi a casa e che fossi in una situazione nuova per me, ho iniziato una serie di allenamenti con la pancia e ho pensato ad un programma studiato proprio per le donne nella mia situazione. Anche perché mi sono accorta che c’è davvero molta poca informazione a riguardo».
I vecchi detti delle nonne “mangia per due ora che ti serve” per esempio.
«Sì anche, purtroppo facciamo parte di una cultura antica riguardo la gravidanza, siamo stati educati con quella e qualsiasi cosa se ne distacchi diventa difficile da far comprendere. Sono convinta però che ognuno deve viverla come meglio crede, l’importante è farlo nel rispetto della salute, prendendosi cura del proprio corpo. Molte donne stanno attente ai cosmetici, a cosa indossare, i materiali, controllano se possono contenere qualcosa di dannoso per il bimbo, ma non pongono la stessa cura per l’alimentazione per esempio. Mettiamoci anche che alcune donne sono pigre, io credo che se vuoi puoi. È il mio motto».
Lei ha sempre un approccio molto positivo alla vita, alle cose che le capitano, come si confronta con la negatività?
«Sarò sincera penso che qualche energia negativa, anche da quando sto con mio marito, qualcuno me l’abbia mandata eh (ride). Ma penso anche che l’amore e la serenità a livello di nucleo familiare aiutino molto a combatterla. Sono una donna molto fortunata, perché ho avuto un’infanzia davvero felice, non ho dovuto mai fronteggiare un dolore vero, fino a questi ultimi anni, dove mi sono arrivati un paio di schiaffi dalla vita, ma come dice un mio amico non si chiamerebbe vita appunto, ma “felicità”. Quello che ho fronteggiato però fa parte dell’esperienza del crescere, per ciò che riguarda le energie negative, credo che esistano ma che se le trasformi in qualcosa di positivo, ti fortificano. Io mi circondo di amore, nella nostra famiglia si respira questo, serenità e amore».